La sezione Lore ti darà una rinfrescata sulla grande storia di NEOS. Se vuoi sentirti veramente parte di NEOS devi assolutamente sfogliare queste pagine.
La sezione Lore ti darà una rinfrescata sulla grande storia di NEOS. Se vuoi sentirti veramente parte di NEOS devi assolutamente sfogliare queste pagine.
Qui riportata è l'essenza immortale di NEOS, dai minuscoli semi sepolti nel tempo, trasformati nei sigilli sacri, fino ai vibranti fiori in piena fioritura: i nostri valorosi giocatori. Questa storia antica non è incisa su tavole di pietra o nascosta in scrigni inviolati, ma viene cantata con voce pacata, si diffonde come inchiostro delicato tra le pagine di libri millenari, riposa silenziosa tra le imponenti fondamenta delle nostre capitali. Questa, amici miei, è l'epica poesia di NEOS, scolpita nel cuore vitale del nostro mondo.
Nel Giardino Primordiale, quattro meravigliosi fratelli divini vivevano in perfetta armonia. Rubro, il possente Dio Rosso, rappresentava la forza. Clora, la splendida Dea Verde, simboleggiava la connessione. Cerula, la maestosa Dea Blu, incarnava la profondità. E Aedoro, il geniale Dio Ocra, dominava l'intelletto. Insieme, questi quattro straordinari esseri mantenevano il cerchio vitale dell'esistenza, compiendo ogni stagione atti simbolici guidati dalla loro intuizione e dalla loro profonda unione.
Disponibili al piano più alto della Biblioteca del Feudo Madre.
Quando fu l’invidia a crescere nel loro Giardino, anziché l’Amore, Rubro fu il primo dei quattro fratelli a caderne vittima.
Lontano, nelle vette alte del Nord, si rifugiò nel gelo, trovando in sé la fiamma della forza, della rabbia, del desiderio,
del vigore. Clora lasciò il Giardino poco dopo, spinta nelle foreste dell’Est dall’invidia nei confronti della bellezza della
sorella Cerula. Nelle radure, trovò la vera essenza della bellezza, la vera essenza del suo potere: la creazione. Cerula sprofondò
nei mari dell’Ovest, ove, gelosa dell’autorità del fratello Rubro, trovò la fonte del suo potere: le correnti elementali, la
connessione che le permetteva di influenzare tutto ciò che la circondasse. Ed ultimo fu Aedoro, invidioso della creatività
intellettuale di sua sorella Clora, si disperse nelle dune del Sud, dove solo con la sua mente, capì che quello era il suo grande
potere.
Ma i quattro fratelli non erano stati creati per vivere lontani, e pur di onorare l’amore sotterrato dall’ambizione e dalla brama
di potere, decisero di rinunciare alla loro Divinità, sacrificando i loro poteri in quattro gemme, quattro sigilli.
Fu così che separati dai loro poteri, gli Dei dovettero pagare un grande prezzo. Rubro si trasformò in un Minotauro, Clora in un
Fauno, Cerula in un Leviatano e Aedoro in una Chimera. Costretti a vagare nell’eterna solitudine, simbolo di una colpa insormontabile.
Eppure, qualcosa di oscuro e disonesto pullulava all’interno del Sigillo Giallo di Aedoro il tradimento, la menzogna.
I Sigilli discesero nella terra di NEOS, lasciati nelle mani degli uomini con la sacra promessa di custodirli senza mai farne uso.
Disponibili al secondo piano della Biblioteca del Feudo Madre, a Taesi, ad Halis.
• Il Sigillo Rosso: Sigillo contenitore dei poteri del Dio Rubro, da cui nasce la classe dei Guerrieri.
• Il Sigillo Verde: Sigillo contenitore dei poteri della Dea Clora, da cui nasce la classe dei Ranger.
• Il Sigillo Blu: Sigillo contenitore dei poteri della Dea Cerula, da cui nasce la classe dei Maghi.
• Il Sigillo Giallo: Sigillo contenitore dei poteri del Dio Aedoro, da cui però non è stato possibile trarre nessuna conoscenza.
Disponibili ad Halis.
Lontano dal giardino, i Sigilli, discesi a NEOS, rimasero in custodia degli umani. Nella terra dei mortali, quattro tribù distinte
si erano sviluppate: i Myr, nelle vette montuose del Nord; i Taesi, abitanti delle fitte foreste dell’Est, gli Halis, ad Ovest,
sulle rive degli oceani; e gli Huda, nascosti tra le dune sabbiose del Sud.
Da questi quattro popoli nacquero i Precursori, due uomini e due donne, rappresentanti della propria regione, scelti come guardiani
dei Sigilli. Giurarono agli Dei di proteggere i Sigilli e di non farne mai uso.
Ma come potevano dei semplici mortali resistere ad un potere capace di corrompere gli Dei?
Disponibili al piano più basso della Biblioteca al Feudo Madre.
• Myr: La tribù del Nord, comunità fatta di uomini e donne veneranti il Dio Rubro.
• Taesi: La tribù dell’Est, comunità fatta di uomini e donne veneranti la Dea Clora.
• Halis: La tribù dell’Ovest, comunità fatta di uomini e donne veneranti la Dea Cerula.
• Huda: La tribù del Sud, comunità fatta di uomini e donne veneranti il Dio Aedoro. Successivamente alla Grande Guerra, coloro
che, guidati da Jifri, hanno rinunciato a possedere i poteri dei Sigilli per vivere una vita dedicata alla protezione di essi
e della Pace.
• Ameros: Tribù discendente dagli Huda, nel Sud. Fondata da coloro volenterosi di utilizzare i poteri, esiliati dalla tribù degli Huda.
Disponibili al piano più in basso della Biblioteca del Feudo Madre.
Seguendo lo stesso destino degli Dei, i Precursori si lasciarono corrompere dalla sete del Potere racchiuso dei Sigilli. Tutti, tranne
uno: Jifri, il Precursore degli Huda, che quando strinse fra le mani il Sigillo Giallo di Aedoro, non fu percosso da una scia di
potere come i suoi compagni, bensì da una strana consapevolezza di non lasciarsi incantare dai Sigilli. Osservò lontano e inerme i
suoi compagni, Rannas, dei Myr, Myantha, dei Taesi, e Nysa, degli Halis, assorbire i poteri non solo del Sigillo del loro Dio, ma
anche dagli altri. Dal Sigillo Giallo. però, non riscontrarono nessun beneficio.
Impossibili da contenere in un corpo mortale, i Poteri dei tre Sigilli combinati si portarono via, poco a poco, l’umanità ed il
buonsenso dei Precursori. Un’oscurità s’impadronì di loro, un’ambizione impura che li portò ad odiarsi e dividersi come un tempo
avevano fatto i Quattro Fratelli. Logorati dalla sete cieca di potere, Rannas, Myantha e Nysa dovettero fare conto con le conseguenze
delle proprie azioni: gli Occhi di Sangue, un presagio terribile di ciò che li aspettava.
Fu così che, guidati dai propri Precursori, le tribù si condannarono guerra, spargendo sangue, morti e feriti sotto gli occhi inermi
di Jifri e degli Huda, che invece non erano mai stati così limpidi, così chiari, così sicuri di voler trovare una soluzione ai Sigilli
e porre fine alla follia che li avvolgeva.
Disponibili al piano più basso della Biblioteca al Feudo Madre, e a Myr.
Il periodo più oscuro di NEOS, in cui le quattro tribù si scontrarono giorno e notte, spargendo il sangue di innocenti e civili
in nome di una battaglia senza meta.
Caos. Distruzione. Morte.
Fu nella Grande Guerra che i Precursori incontrarono la loro fine.
Disponibili a Myr.
Portata in grembo dai Precursori, gli Occhi di Sangue fu il marchio del tradimento alla Sacra Promessa. Occhi scarlatti, simbolo della ricerca cieca del Potere, macchiati dal sangue sparso in nome della loro ambizione. Non furono solo i Precursori a soffrire di questa Maledizione, ma bensì anche i loro Eredi. Rorius, figlio di Rannas; Namys, figlia di Myantha; ed Evadne, figlia di Nysa. Gli Eredi dei Precursori, e coloro a cui venne affidata una NEOS distrutta, e una Pace da ricostruire, portavano con sé il ricordo e la vergogna della loro stirpe: un occhio rosso sangue.
Disponibili ad Halis.
La morte dei tre Precursori segnò la fine della Grande Guerra. Con una NEOS da ricostruire, e la Pace da restaurare, gli Eredi dei
Precursori si fecero carico di ciò che restava del loro popolo. Nell’oscurità e nel silenzio lasciati dalla Grande Guerra, una luce
fu quella a guidare NEOS verso la pace: Jifri. Nel suo isolamento, il Precursore era riuscito a tracciare la via della rinascita.
Esso lavorò assieme agli Eredi per stabilire un nuovo trattato di Pace, e la promessa di mantenere l’oscurità il più lontano possibile
dalla Terra di Neos.
Nessuno avrebbe più utilizzato i Sigilli senza l’osservazione attenta di Guardiani devoti alla Pace. E una nuova capitale, il Feudo
Madre, sarebbe sorta al centro di NEOS come guardiana.
Fu da una visione di Jifri che nacque il Feudo Madre, Enos, la Città Bianca. Un luogo di luce e pace, di neutralità, nel cuore di
NEOS: un nido adibito all’Equilibrio.
Il Feudo Madre, costruito e gestito dagli Huda, stabilì regole solide e chiare riguardo l'utilizzo dei Sigilli, che poteva avvenire
solo tramite “il Cammino”. Inoltre, mantenne la Pace tra le Quattro tribù, imponendo la neutralità all'interno dei confini del Feudo
Madre, dove ogni forma di violenza fu proibita.
I seguaci di Jifri promisero solennemente di seguire le sue orme, e di non utilizzare mai il Potere dei Sigilli. Il prezioso sapere
contenuto in essi venne estratto e trascritto in Tre Libri, custoditi accuratamente al Feudo Madre. Grazie a Jifri, e al duro lavoro
degli Huda, nacque “il Cammino”. Un sistema gestito dagli Huda per la condivisione dei Poteri, disponibile a tutti i cittadini di
NEOS purché in grado di dimostrare di esserne degni.
Il Cammino fu diviso in Tre Classi, una per Sigillo: dal Sigillo Rosso di Rubro, i Guerrieri, forti e coraggiosi; dal Sigillo Verde
di Clora, i Ranger, creativi e sfuggenti; e dal Sigillo Blu, i Maghi, saggi ed intuitivi. Iniziando come Novizio, adibito al
riconoscere la propria strada, e finendo poi alla Scelta di una sola Classe, diventando Maestri e Padroni non solo del proprio potere,
ma del proprio destino.
Tuttavia, non tutti i membri degli Huda si trovarono in accordo con Jifri e le sue idee: perché rinunciare all’opportunità di
utilizzare i Poteri?
A loro, venne offerta una scelta: rimanere negli Huda, rinunciando ai poteri, oppure intraprendere il Cammino, venendo però esiliati
dalla tribù.
Da questi Esiliati nacque Ameros, tribù che prese possesso del Sud dopo il trasferimento degli Huda al Feudo Madre. Un popolo
rappresentate la libertà, la gioia, la scelta. Un popolo rancoroso verso Aedoro per non aver concesso loro il potere dell’Intelletto,
ed un Sigillo di appartenenza.
Con i nuovi accordi fra Ameros, Myr, Taesi ed Halis, l’istituzione ufficiale del Cammino, e il Feudo Madre, NEOS divenne ciò che è
attualmente: un luogo di Equilibrio, Pace e Luce.
Un luogo dove coloro degni di portarne il peso, ricevono il regalo Divino.”
Disponibili ad Halis.